martedì 24 luglio 2012

La guerra del Dr Rath

C'è un medico tedesco che sogna una nuova Norimberga. Si chiama Matthias Rath, e ha deciso di portare sul banco degli imputati tutti (o quasi) i potenti della terra. Non solo il presidente degli Stati Uniti George Bush con l'intero suo entourage (Cheney, Rumsfeld, la Rice, etc.) o il primo ministro del Regno Unito Tony Blair, ma anche per esempio tutti i direttori generali, gli alti dirigenti e i consigli di amministrazione delle multinazionali farmaceutiche (Pfizer, Merck, Glaxosmithkline, Novartis, etc.), petrolchimiche (Exxon, BP, Chevron, etc.) e i membri dei gruppi finanziari che le sostengono (Rockefeller, Rothschild, Jp Morgan, la Commissione Trilaterale, etc.). E poi ancora i politici di tutto il mondo, i generali come Tommy Franks, i militari, i dirigenti sanitari, i mass media, insomma chiunque abbia avuto per così dire le mani in pasta con i comportamenti criminali di questo o quell'altro. Una lista impressionante di nomi, tutti raccolti dietro un'unica pesantissima accusa: genocidio. O, volendo essere più esatti, "genocidio e altri crimini contro l'umanità perpetrati in rapporto con il business farmaceutico della malattia e con la recente guerra all'Iraq".
Che è esattamente la formulazione con cui, nel giugno scorso, il dottor Rath li ha citati tutti in giudizio al Tribunale Penale Internazionale, la corte permanente istituita l'11 marzo scorso a L'Aia, Olanda, che dovrebbe (se mai un giorno diventerà operativa: Stati Uniti, Russia, Cina ed Israele hanno già ribadito che non ne vogliono neanche sapere) assumere i massimi poteri nel perseguimento delle violazioni dei diritti umani universali. Prendendola alla lettera, ci sarebbe praticamente da sbattere in galera mezzo mondo. Dunque la prima cosa da chiedersi è: sarà mica un po' esagerato questo Matthias Rath che dice di parlare a nome del "Popolo della Terra", che paragona l'11 Settembre all'incendio del Reichstag del 1933 ("Anche quel fatto fu immediatamente sfruttato per abolire i diritti civili e promulgare leggi, come quella per la sicurezza nazionale, che conferivano maggiori poteri al governo") e che si è messo a capo di una fondazione il cui obiettivo è quello di assicurare "salute per tutti entro il 2020"? Probabilmente sì.

Così come un briciolo di ragione ce l'hanno forse anche i suoi detrattori, che lo accusano di avere un ego smisurato, e di avere scatenato tutto questo can-can con lo scopo nascosto di fare pubblicità al suo istituto di ricerca e ai suoi rivoluzionari metodi terapeutici. E di non esserci, da noi in Italia, nemmeno riuscito dal momento che nessuna agenzia di stampa nazionale né giornale né televisione si è minimamente occupata di lui. E però. E però, sfogliando l'impressionante documentazione prodotta in rete, l'ispirazione data all'articolo del settimanale tedesco "Der Spiegel" (titolo: "Cacciatori di miliardi con i brevetti"), le pagine intere comprate sul "New York Times" o la decennale battaglia condotta sempre in prima persona contro l'industria del farmaco (di cui la "causa impossibile" presentata al Tribunale è solo l'ultimo e più potente degli amplificatori), nemmeno ci pare il caso di considerare il dottor Rath come una specie di riedizione aggiornata del Capitan Fracassa. Né, allo stesso tempo, si può sorvolare con nonchalance sul suo curriculum di medico e ricercatore (libri, pubblicazioni scientifiche, inviti-interventi nelle principali scuole mediche mondiali) o sulla sua lunga frequentazione di Linus Pauling, l'uomo che rivelò al mondo l'importanza della vitamina C, il doppio premio Nobel per la chimica e per la pace che - come raccontano le sue scarne biografie - avrebbe applaudito ai "significativi" risultati ottenuti da Rath, designandolo addirittura come suo ideale successore. Così come non sembrano affatto tirate per i capelli, anzi, le correlazioni che Matthias Rath tira tra il mondo affaristico e il cartello chimico-farmaceutico internazionale, dense di riferimenti storici e storiografici che farebbero invidia persino a un David Icke o al più preparato teorico del cospirazionismo.

Sintetizzandolo per sommi capi, il discorso del dottor Rath si può riassumere così: la maggior parte delle malattie contemporanee, da quelle cardiache fino al cancro e all'Aids, sono conseguenza di carenze vitaminiche nei milioni di cellule del nostro organismo, e sono dunque curabilissime con sostanze non brevettabili e costi limitati come dimostrano fiori di studi che risalgono addirittura agli anni Venti e Trenta. Questi studi sono arcinoti alle case farmaceutiche mondiali ("Con le attuali conoscenze scientifiche nel campo della ricerca vitaminica e della medicina cellulare - assicura Rath - è possibile eliminare tre malattie su quattro nel mondo industrializzato"): case farmaceutiche che però, al fine di condurre il loro "business della malattia" le hanno deliberatamente ignorate e soppresse, promuovendo una ricerca medica non con l'obiettivo di trovare le cure più efficaci, sicure ed economiche, bensì con quello di individuare i più grandi mercati della malattia e di ottenere in quelli i massimi guadagni. Da qui, nelle tesi di Matthias Rath, il disegno criminoso e l'accusa di genocidio. "Gli accusati - si legge difatti nella citazione in giudizio presentata dalla Dr Rath Health Foundation - sono responsabili di avere deliberatamente provocato il perdurare e diffondersi delle malattie, causandone volontariamente di nuove ed espandendo l'uso di medicinali brevettati per una sola malattia al maggior numero di malattie possibili. Per realizzare questi obiettivi, gli imputati hanno strategicamente progettato, implementato, condotto e organizzato un piano di frode commerciale su scala globale che per la sua vastità economica non ha precedenti nella storia umana".  

DISEGNO CRIMINOSO
"Ho iniziato a lavorare nel campo della ricerca convenzionale sulle cause della cardiopatie - racconta di sé Rath in una delle numerose auto-interviste tradotte dal suo sito web - A quel tempo si pensava che l'alto livello di colesterolo fosse il principale fattore scatenante degli infarti e degli ictus. A causa dell'influenza dei produttori di farmaci per l'abbassamento del colesterolo, ai medici fu detto che gli alti livelli di colesterolo danneggiano le pareti dei vasi sanguigni, dapprima rendendole più spesse e infine bloccandole, causando attacchi cardiaci e ictus. Oggi sappiamo che questa era solo un'operazione di marketing dell'industria farmaceutica. Se il colesterolo alto danneggiasse le pareti dei vasi sanguigni, questo avverrebbe in tutto il sistema circolatorio, che si bloccherebbe in tutto il corpo e non solo nel cuore o nel cervello. In altre parole, subiremmo anche infarti al naso, alle orecchie, alle ginocchia, ai gomiti, alle dita e in tutti gli altri organi, cosa che, chiaramente, non avviene. Successivamente ho scoperto che le cardiopatie sono essenzialmente sconosciute nel mondo animale, mentre fra gli esseri umani sono una delle principali cause di decesso. La scoperta successiva fu una conquista per la medicina naturale di tutto il mondo. Gli animali producono nel loro organismo la vitamina C, necessaria a produrre le molecole di collagene che rafforzano il nostro corpo e il sistema di vasi sanguigni. Quanto maggiore è la quantità di vitamina C, tanto più è presente il collagene; quanto più sono stabili le pareti dei vasi sanguigni, tanto meno si verificano gli infarti. Gli animali subiscono raramente attacchi cardiaci perché il loro organismo produce quantità sufficienti di vitamina C.

Noi esseri umani non riusciamo a produrre neanche una molecola di questa vitamina e spesso non assumiamo sufficienti quantità di vitamine attraverso il cibo, esponendo il sistema vascolare a debolezza e allo sviluppo di depositi. Questi depositi si sviluppano principalmente in aree in cui i vasi sanguigni sono più esposti a stress meccanico, come le arterie coronariche. Queste fondamentali scoperte sono state confermate dai dati delle ricerche e dagli studi clinici, fugando ogni dubbio". Non solo colesterolo, ictus e infarti. Nella lista delle malattie "deliberatamente diffuse" figurano anche tumori e Aids. "La scoperta delle cardiopatie è stata solo l'inizio - continua il dottor Rath - Una volta compreso che le vitamine, i minerali, alcuni aminoacidi e gli elementi in traccia sono necessari come "carburante" biologico per milioni di cellule del nostro corpo è diventato evidente che, se attraverso l'applicazione di queste scoperte potevano essere prevenute le malattie alle arterie coronariche e gli infarti, la stessa cosa poteva succedere anche con molte altre malattie di oggi. Negli ultimi anni, il mio istituto di ricerca, in collaborazione con scienziati e dottori di tutto il mondo, ha verificato al di là di ogni dubbio che le seguenti malattie sono causate principalmente da carenze protratte di questi micronutrienti (vitamine, minerali, etc.). Con l'assunzione di una quantità ottimale di questi micronutrienti attraverso l'alimentazione o sotto la forma di integratori si possono ampiamente prevenire le seguenti condizioni: alta pressione sanguigna, insufficienza cardiaca, battito cardiaco irregolare, problemi circolatori di natura diabetica e altro". "Un'altra importante scoperta riguarda il modo naturale di impedire alle cellule tumorali di diffondersi nel corpo. Tali cellule, a prescindere dal tipo di cancro e dall'organo in cui esso ha inizio, si diffondono nello stesso modo. Usano delle cosiddette "forbici biologiche" (enzimi) che sono in grado di tagliare le molecole di tessuto (collagene) del nostro corpo. Quanto più il tipo di cancro è aggressivo, tanto più produce enzimi che distruggono il collagene.

Questa eccessiva produzione può essere rallentata o interamente bloccata in modo naturale, usando gli aminoacidi lisina e prolina, in combinazione con vitamina C e altri micronutrienti. La sola domanda che rimane è: perché queste informazioni non sono state diffuse immediatamente in tutto il mondo?". Domanda platonica. Perché, come si sarà capito dall'assunto iniziale, la risposta è già pronta. "Il solo motivo per cui queste grandi scoperte mediche non sono state approfondite e applicate è che queste sostanze (i micronutrienti, ndr) non sono brevettabili e perciò hanno bassi margini di profitto. Inoltre, cosa più importante, ogni trattamento efficace di una malattia porta infine al suo sradicamento e all'eliminazione di un mercato di farmaci da molti miliardi di dollari", spiega Rath nel documento fornito ai giudici olandesi nel quale espone e riassume quelle che sono a suo dire le prove del "disegno criminoso" perpetuato a livello mondiale da parte delle multinazionali del farmaco. Accuse pesantissime. Sentite qua, per esempio, come si esprime a proposito del "business-cancro": "La vendita di prodotti farmaceutici per pazienti affetti da tumore è stata particolarmente fraudolenta e dolosa. Con il pretesto di curare il cancro utilizzando il termine di copertura "chemioterapia", vengono somministrate al paziente sostanze tossiche che includono anche derivati di gas iprite. Il fatto che queste sostanze tossiche distruggano anche milioni di cellule sane è volutamente calcolato. Sapendo ciò, sono state deliberatamente previste le seguenti conseguenze: primo, il cancro si sarebbe diffuso come epidemia globale, fornendo le basi economiche per un duraturo business multimiliardario su questa malattia; secondo, l'applicazione sistematica di agenti tossici in forma di chemioterapia causa la diffusione di nuove malattie nei pazienti affetti da tumore che ricevono quelle sostanze tossiche. In conseguenza di questa strategia il mercato dei medicinali per il trattamento dei pericolosi effetti collaterali di questi agenti tossici, che sono causa di infezioni, infiammazioni, emorragie, blocco degli organi, etc, è ancora più vasto del mercato dei medicinali chemioterapici stessi. Pertanto, gli imputati hanno applicato il loro piano di frode organizzata anche ai danni di centinaia di milioni di pazienti neoplastici, con un solo e unico obiettivo: rimpinguare il proprio portafoglio".

DALLA SARS A BUSH
"L'ottanta per cento dei prodotti farmaceutici attualmente sul mercato non è di provata efficacia", incalza il dottor Rath. Convinto che se una malattia viene prevenuta o debellata, semplicemente non rappresenta più mercato. Dunque meglio non debellarla affatto. O magari inventarsene di nuove come è avvenuto con il recente caso della polmonite atipica. "La Sars non è altro che una malattia virale che, come tutti i virus, può essere contenuta e prevenuta con un adeguato apporto di ascorbato (vitamina C) e altre molecole naturali. Ma, come ho spiegato, queste molecole non sono brevettabili e pertanto il loro uso non viene promosso. Ciò che viene promosso, invece, è la paura globale di una qualche misteriosa epidemia; paura che va ad esclusivo vantaggio del cartello, provocando una dipendenza psicologica dall'industria farmaceutica e diffondendo un clima in cui è possibile forzare un certo numero di leggi che conferiscano maggiori poteri al governo". Ed eccoci al punto. Perché sul tavolo degli accusati di quella che Matthias Rath vorrebbe vedere come una nuova Norimberga ("II tribunale militare del 1947 stabilì che la seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile senza il cartello petrolchimico-farma-ceutico della IG Farben: per questo, assieme ai gerarchi nazisti, vennero processati e condannati per crimini contro l'umanità anche alcuni dei suoi dirigenti") non siedono solo i padroni di "Big Pharma".

"L'industria farmaceutica non si è sviluppata in modo naturale. E' stata creata artificialmente da investitori (qui il riferimento storico di Rath è il gruppo Rockefeller all'inizio del Novecento, ndr) che per arricchirsi con le malattie hanno dovuto impedire la diffusione mondiale di cure naturali non brevettabili". Come? "Facendo pressione e acquistando l'opinione medica nel mondo. Fondando scuole mediche private come le università della cosiddetta "Ivy League", da Harvard a Yale. Assumendo fin dagli anni Sessanta il controllo di OMS e FAO. Combattendo con l'istituzione del "Codex Alimentarius" l'uso di micronutrienti con il pretesto di presunti effetti collaterali, assolutamente inesistenti". Da qui le accuse ai maggiori gruppi finanziari mondiali. E, seguendo un filo che porta diretto fino alla Casa Bianca e Downing Street, quelle rivolte all'asse politico Bush-Blair. "Queste informazioni (sui micronutrienti e sui tarmaci naturali, ndr) ormai si sono diffuse su scala mondiale. Questo ha rappresentato una tale minaccia per il multimiliardario gruppo di investimento che esso sta cercando di cementare la sua morsa globale sulla popolazione mondiale con l'aiuto di una task force legale, attraverso le leggi protezioniste e l'abbandono dei diritti civili. L'alibi per questa strategia è la "guerra al terrorismo". Questa guerra non è una guerra reale. E' stata strategicamente sviluppata e realizzata per creare uno stato di paura e intimidazione globale tale da permettere l'implementazione di misure legali drastiche non solo in America, ma in tutto il mondo. Per questo la prima a beneficiare della crisi attuale, la guerra in Iraq e la potenziale terza guerra mondiale è l'industria farmaceutica".

Un esempio per tutti? L'attuale ministro della guerra Donald Rumsfeld. "E' stato alto dirigente e consulente di varie società multinazionali. Ha ricevuto diverse onorificenze per il servizio prestato a quell'industria, prima di essere nominato nell'amministrazione Bush. Di cui, non dimentichiamolo, l'industria chimico-farmaceutica è stata tra i maggori finanziatori durante le campagne elettorali. Senza dubbio Rumsfeld sa anche che se la verità sul business della malattia venisse a galla, saranno tutti ritenuti responsabili per la morte centinaia di milioni di persone. E' questo il retroscena dell'attuale guerra. E' per questo che cercano di conquistare l'intero pianeta". Fermiamoli, dice Rath. Che sul futuro suo e del pianeta, aldilà della "denuncia impossibile" presentata a L'Aia (ma destinata comunque a far rumore) continua a mostrarsi più che ottimista. Un po' meno lo saranno probabilmente i 18 giudici del Tribunale Penale Internazionale, il giorno che si troveranno per le mani il suo pesantissimo dossier di accuse. Anche ammesso che diano il via all'indagine: nel caso che George W. Bush non si presenti spontaneamente in aula, chi andrà a prenderlo a casa?


 

 fonte :climatrix

martedì 3 luglio 2012

La medicina ufficiale, terza causa di morte.


   
  I dati  della tabella 1 sono tratti da uno studio di Ron Law (Direttore dell'Associazione Nazionale della Nuova Zelanda per gli integratori alimentari e membro di un gruppo di lavoro del governo neozelandese incaricato a suggerire nuove strategie per la riduzione degli errori medici).

Basato su statistiche ufficiali degli USA. Con minime differenze numeriche da paese a paese, essi rispecchiano la stessa situazione per tutte le nazioni "occidentali". Nella tabella vengono utilizzati i valori minimi del range (non vogliamo essere accusati di esagerare). Le medicine testate, autorizzate, prescritte e normalmente usate,incidono per il 5,18% delle cause di morte; cosa che non viene mai pubblicizzata. (Fonte: Journal of the American Medical Association,dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni anno in USA muoiono migliaia di persone a causa degli effetti della semplice aspirina.

Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il 2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle 40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono 9.000 persone all'anno a causa dierrori medici evitabili. (Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia ogni anno 50.000 persone riportano danni permanenti(menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo.

Per contro,quando i medici scioperano il numero delle morti diminuisce nettamente!
Qualche esempio. Durante lo sciopero dei medici in California nel 1976, il tasso di mortalità declinò sensibilmente. A Los Angeles ad esempio, il tasso di mortalità settimanale declinò da 19.8 a 16,2 morti per 100.000 durante lo sciopero e risalì a 20,4 dopo la sua conclusione.

La riduzione del tasso di mortalità durante lo sciopero fu del 18%. In Israele nel 1973, i medici ridussero i loro contatti giornalieri con i pazienti da 65.000 a 7.000 in uno sciopero che durò un mese. Secondo la Società Onoranze Funebri di Gerusalemme, il tasso di mortalità degli israeliani cadde in quel mese del 50%. Non c'era stata una così profonda decrescita in mortalità dopo l'ultimo sciopero dei dottori 20 anni prima! Nel 1976, a Bogotà in Colombia, uno sciopero dei medici continuò per 52 giorni e il tasso di mortalità cadde del 35%.
Per quanto riguarda l'Italia, questo è un dato ufficiale che alcuni anni fa il Ministero della Sanità ha più volte reso pubblico per bocca dello stesso Ministro alla Sanità, Altissimo.

La medicina è la prima causa di morte in USA.

(Ma anche negli altri paesi occidentali la situazione non è molto diversa)
In verità la situazione è anche peggiore di quanto appare dalla precedente sezione.
Una ricerca statistica, più vasta e completa di quella di Ron Law, è stata pubblicata recentemente.
 I seguenti medicie ricercatori, Gary Null PhD, Carolyn Dean MD ND, Martin FeldmanMD, Debora Rasio MD, Dorothy Smith PhD, basandosi sui dati statistici pubblicati in molte decine di lavori scientifici, hannoanalizzato i risultati del sistema sanitario degli USA degli ultimi dieci anni. Nel dicembre 2003 il lavoro è stato pubblicato in 46 pagine scioccanti: 
Death by Medicine” (Morte da Medicina).www.garynull.com/documents/iatrogenic/deathbymedicine/DeathByMedicine.pdf
   
 Non possiamo non considerare le cifre e i dati qui elencati nell'ordine di grandezza di un vero e proprio GENOCIDIO contro l'intera umanità. Non crediate comunque che tutte queste morti da medicina siano dovute semplicemente a casi fortuiti, o ad una serie di abbagli scientifici, o incompetenze, o abusi personali, o altre cause del genere. 
Dietro a tutto ciò ci sono delle ben precise volontà criminali.

 GUARIGIONE DA MEDICINA?
La medicina ufficiale, alla quale la maggior parte delle persone si rivolge con fiducia nella convinzione di trovarvi una soluzione ai propri problemi di salute, è in realtà causa di danni ancora maggiori.Questo, abbiamo visto, lo dicono i fatti, i risultati, i numeri.
Ma generalmente le persone pensano ai danni procurati dalla medicina come ad una “tassa” più o meno inevitabile in cambio di infiniti vantaggi: allungamento della vita, guarigione da innumeverevoli malattie, ecc... 
Anche in questo caso, dietro questa benevola credenza popolare, si tiene nascosta una terribile verità.
Questo è un elenco più o meno completo dei principali mali che affliggono i corpi e le menti dei popoli di questo pianeta, con particolare riferimento a quelli dei paesi “occidentali”.

• Cancro
• Diabete
• Ictus cerebrale
• Infarto
• Ipertensione
• Paraplegia da incidente
• Sindrome di Down
• Morbo di Alzheimer
• Morbo di Parkinson
• AIDS
• Sclerosi multipla
• Distrofia muscolare
• Asma
• Artrosi
• Allergie
• Artrite reumatoide
• Osteoporosi
• Influenza
• Raffreddore
• Sclerosi laterale amiotrofica
• Morbo di Crohn
• Schizofrenia
• Altre psicosi
•  Nevrosi
• Malattie genetiche
• Psoriasi

Queste malattie hanno tutte in comune una peculiarità: sono  inguaribili.
In verità questa caratteristica non è propria di queste patologie in sé, questo è il carattere generale di tutta la medicina ufficiale:
attualmente essa non guarisce alcuna malattia!
Bé,trattamenti sì, c'è ne sono tanti. C'è tutta una quantità impressionante di
trattamenti di tutti i tipi: per migliorare la “qualità della vita”, per aumentare la sopravvivenza, per diminuire i sintomi , per rallentare il decorso della patologia, ecc, ecc...
Ma se per guarigione intendiamo il fatto che prima c'era una malattia e ora non c'è più e che il paziente ora sta bene e non ha più bisogno di nessuna terapia... ahimé! sfido chiunque dei miei venticinque lettori che conosca una sola delle affezioni sopra elencate che trovi guarigione o
 prevenzione presso la medicina ufficiale dello stato e delle multinazionali farmaceutiche.

Di fronte a questi risultati è ovvio pensare che ci sia qualcosa che non va nella medicina ufficiale. 
In verità non si tratta solo di“qualcosa”; di fronte ad un fallimento completo, bisogna pensare che i fondamenti stessi su cui si basa questa supposta scienza siano irrimediabilmente sbagliati.
Così si esprime nelle conclusioni di una perizia presentata in tribunale in difesa di Hamer, il prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz:
... la medicina ufficiale, sotto il profilo scientifico, risulta un miscuglio amorfo che, a causa di fatti (presunti) compresi in modo sostanzialmente erroneo, non può essere smentita né tantomeno essere verificata. Pertanto secondo i criteri scientifici deve essere considerata come un guazzabuglio di ipotesi, quindi non scientifica e, a miglior giudizio d’uomo, falsa.”
In “parole povere”, la medicina non è che un ammasso di castronerie.



fonte:  "il tradimento della Medicina di A. R. Mondini"