sabato 24 novembre 2012

Cristoforo Colombo, chi era costui?


 
Da diversi decenni, studiosi anche di fama internazionale hanno attribuito la scoperta dell'America a Cristoforo Colombo di Genova, figlio di Domenico e Susanna Fontanarossa nato nel 1451.
Gli "studiosi" ritengono che Colombo fosse genovese e che, all’età di ventiquattro anni, avesse lasciato la propria città natale.
Josè Rodriguez Dos Santos, autore del romanzo" Il codice 632", basato su documenti storici autentici,  indaga gli aspetti più oscuri e controversi della figura che si trova all’origine del "nuovo Mondo": Cristoforo Colombo. 
Ci  svela una storia diversa, ricca di domande e misteri.
Perché il grande navigatore ebbe molti nomi fra cui Colom, Colón, Colona, ma non Colombo con il quale noi tuttavia lo chiamiamo?
Perché tutte le lettere che  egli indirizzò ad amici italiani sono scritte soltanto in portoghese?
Come poté sposare l’aristocratica Donna Filipa, se era davvero, come normalmente si sostiene, di modeste origini plebee
Perché mai la sua firma  cabalistica include la principale preghiera giudaica, rinnega Cristo e dice “cancellate il mio nome”?
E infine, quale ruolo ebbero i Templari nella scoperta del Nuovo Mondo?
Dos Santos è convinto di quello che dice: «Il documento relativo al Codice 632 è alla biblioteca nazionale di Lisbona e credo che possa e debba essere studiato in modo approfondito».. 
Il vero Colombo, colui che scoprì l’America, in realtà si chiamava Cristofan Colon, era uno studioso, un ammiraglio e aveva sposato una nobildonna portoghese, Felipa Moniz Perestrello, di origine italiana, e in particolare di origine piacentina. 
I genitori di donna Felipa erano piacentini e di cognome facevano Pallastrelli
Fu Colon - prosegue Dos Santos - ad arrivare in America, e non Cristoforo Colombo. Purtroppo, la gente comune ha mitizzato la figura del commerciante genovese, ma oggi possiamo, attraverso i documenti, sostenere una tesi che è destinata a far discutere, ma anche a darci nuove verità». 
Definire suggestiva l’ipotesi di Dos Santos, a più di 500 anni dalla scoperta dell’America, è quanto mai legittimo, ma egli è fermo nelle sue convinzioni: «Il figlio di Colon scrisse, a questo proposito, un libro in cui raccontava i viaggi del padre. Purtroppo, però, questo testo è andato smarrito, ma ci sono i documenti a dare la giusta credibilità a quanto sostengo. E io mi auguro che gli storici piacentini, attraverso un’approfondita analisi negli archivi della città emiliana, possano trovare riferimenti alla famiglia Pallastrelli, la cui figlia sposò Colon».


Ancor prima di Dos Satos, Vittorio Giunciuglio (autore indipendente e studioso per hobby),  ha dapprima pubblicato, nel 1991,  "I sette anni che cambiarono Genova (1097-1104) e successivamente "Un ebreo chiamato Cristoforo Colombo".
"L'America non fu scoperta per Isabella ma per il Papa ebreo genovese Innocenzo VIII - Pertanto il Papa fu avvelenato dal Cardinale Borgia - La 'Casa di Colombo' genovese fu inventata dalla massoneria nel 1812 .
 La Massoneria rubò il Banco di San Giorgio portandolo a Parigi.
 La Massoneria sabauda bidonò i genovesi al Congresso di Vienna del 1815
 - Storia mondiale della Massoneria.
 - Croce cosmica pastorale di San Giovanni Battista
 - 1119 Adottata quale simbolo dai cavalieri di Cristo europei.
 - 1418 Fondazione Accademia Navale di Sagres riservata ai Cavalieri di Cristoportoghesi.
 - 1419 In occasione del terzo centenario parte la prima missione atlantica patrocinata dalla Santa Sede (le tre caravelle porteranno la croce sulle vele.
 Una era comandata dal cavalier Bartholomeu Perestrello futuro suocero di Cristoforo Colombo).
- 1492 Il cavaliere di Cristo Colombo parte per scoprire il Nuovo Mondo con tre caravelle e relative croci rosse cosmiche".
Dopo quattro anni di approfondite ricerche condotte dalla Dott.ssa Anna Maria Salone e Antonio Calcagno si è giunti, nel 2009, alla pubblicazione dell'opera: "SVELATI I SEGRETI DI CRISTOFORO COLOMBO - Dalla nascita dell'Ammiraglio alla causa ereditaria intrapresa da Bernardo Colombo di Cogoleto -", edita dal Comune di Cogoleto.
La documentazione pubblicata nel volume contribuisce a chiarire molti aspetti delle vicende colombiane e consente di affermare che la grande impresa è stata realizzata da Cristóval Colón natural de Cugureo (Cogoleto).
Quando si è cercato di individuare le origini della famiglia ed luogo di nascita dell'Ammiraglio, non sono stati presi in alcuna considerazione documenti di straordinaria importanza che attestano, che lo scopritore è Cristoforo Colombo di Cogoleto, figlio di Domenico e Maria Giusti, nato presumibilmente nel 1436 e non l'omonimo Cristoforo di Genova.
Analizzando i due personaggi, entrambi cittadini della Repubblica di Genova vissuti nel XV secolo, si possono notare differenze sostanziali.
Dai documenti rogati a Genova e Savona negli anni, 1470 - 1473, in cui compare Cristoforo Colombo di Genova risulta che in tale periodo, all'età di 19/22 anni, è ancora sotto tutela paterna ed esercita la professione di lanaiolo, occupandosi anche sporadicamente del commercio di derrate alimentari. 
Ciò risulta chiaramente dai seguenti documenti conservati negli Archivi di Stato di Genova e Savona:
1470, ottobre 31 - Archivio di Stato di Genova - Not. Nicola Raggio, filza 2, anno 1470, n.905;
1472, marzo 20 - Archivio di Stato di Savona - Not. Lodovico Moreno, bastardello 921 - 26;
1472, agosto 26 - Archivio di Stato di Savona -Not. Tommaso Del Zocco, bastardello 1327-I, c.358v;
1473, agosto 7 - Archivio di Stato di Savona - Not. Pietro Corsaro, filza 288 - 27.  

Nulla fa pensare che lo stesso abbia mai assunto il comando di una nave oppure averne fatto parte dell'equipaggio come marinaio o assolvendo altre mansioni di bordo.

Oltre a ciò, soltanto nel 1479, all'età di circa 27 anni, nel famoso "documento Assereto", Cristoforo, testimone in una vertenza inerente una partita di zuccheri, dichiara di essere viaggiatore commerciale al servizio di mercanti genovesi stabiliti in Lisbona, dove è in procinto di tornare ed  ha soggiornato già nell'anno precedente.
 E' bene ricordare che nel documento non è indicata la paternità di Cristoforo.
Come è possibile conciliare quanto sopra con le parole scritte dall'Ammiraglio in una lettera del 1501 indirizzata ai Re Cattolici: "Muy altos Reyes de muy pequeña hedad entré en la mar navegando y lo he continuado fasta oy. La mesma arte inclina a quien le prosigue a desear de saber los secretos d'este mundo. Ya pasan de XL años que yo voy en este uso". E' evidente che colui che scrive non può essere identificato in Cristoforo Colombo, lanaiolo di Genova.Cristoforo, lo scopritore, muore a Valladolid il 20 maggio 1506. Coloro che lo conobbero ne evidenziano l'età avanzata. Secondo padre Bernáldez, cura de los Palacios, l'Ammiraglio si spegne in senectute bona de edad de 70 años, poco mas o menos.  
Cristoforo Colombo di Cogoleto, vero scopritore dell'America, risulta già assente dal natio paese dal 1452.  Il fatto è confermato da un atto di procura del 30 settembre 1452 nel quale si legge:"... Bartolomeus Columbus q. Dominici de Cogoleto suo proprio et nomine Cristoffari eius fratris absentis ...".
1452, settembre 30 - Archivio di Stato di Genova - Notai Antichi n.1584, Not. A. De Franchi. 
Da generazioni i Colombo di Cogoleto si dedicanno alla navigazione e non soltanto di piccolo cabotaggio lungo le riviere, ma bensì in tutto il Mediterraneo.
Le ricerche archivistiche effettuate nei secoli scorsi avevano già evidenziato, inutilmente, una serie di documenti di grande importanza che avvaloravano la tesi che la scoperta del nuovo continente fosse da attribuire a Cristoforo di Cogoleto.
E' chiaro che la figura dello scopritore dell' America non era un personaggio "qualunque", ed a questo punto nemmeno genovese. 
L’impresa che a noi conosciamo come la "scoperta del nuovo Mondo",venne sostenuta economicamente dal Vaticano, attraverso una compartecipazione tra Papa Innocenzo VIII e la dinastia di banchieri dei Medici, che avevano stretti rapporti commerciali e finanziari con la Santa Sede. Forse noi italiani abbiamo trovato solo ‘altro’ nel 1492, come i Greci scoprirono il loro ‘altro’ in Asia incontrando i Persiani, ed i Romani si scontrarono con il loro ‘altro’ nei barbari venuti dal nord e negli invasori venuti del sud. E forse la Spagna, più che scoprire, nascose l’America, e la scoperta di quelle terra è stata un’invasione, la conquista un genocidio, l’evangelizzazione un’oppressione culturale.
Ma Cristoforo Colombo non arrivò nemmeno per primo in America, anzi, aveva a disposizione mappe con confini e distanze approssimative. 
Nella Biblioteca Universitaria di Bologna, viene conservata una mappa realizzata da Grazioso Benincasa dieci anni prima che Colombo andasse in America e che traccia terre aldilà dell’Atlantico, Antilia e Saluaga. Tutto questo viene anche indicato nelle biblioteche Vaticane ed in alcuni appunti del diario del genovese, riguardanti merci che portava supponendo già cosa trovasse al suo arrivo.
E’ inesatta anche il 1492. Su di una mappa ottomana la data della scoperta risulta l'890 dell'Era Araba, il nostro 1485. In realtà, il 1492 è semplicemente la data della morte di Papa Innocenzo VIII, al quale si attribuisce il merito della scoperta.
Non solo. Prima degli europei, in America arrivarono gli scandinavi. Numerose testimonianze ci arrivano dai racconti di questo popolo, in cui si narra dei viaggi intrapresi, delle difficoltà e delle popolazioni incontrate nell'altro mondo. Il fatto poi che venga celebrato il Leif Ericsson Day ne è la prova, e difatti sono stati trovati insediamenti precolombiani di fattura nord europea. Sicuramente una nave di vichinghi, di navigatori norvegesi, ha raggiunto le coste nord americane attorno al decimo secolo dC.
Un altro fatto singolare riguarda è il cartografo arabo Idrisi di Cordoba, grazie il quale si ha un’ulteriore testimonianza che quelle terre erano già conosciute dagli arabi in Spagna. Guarda caso nel 1492 vennero cacciati, e pochi mesi dopo Colombo, tenuto sulle spine da una decina di anni negandogli il permesso, partì. Le caravelle erano piene di perline, questo particolare non lo ricorda nessun libro. Chi avrebbe mai potuto apprezzare doni del genere? Altro mistero. Il suo luogotenente Pinzon, prima di salpare, si recò a Roma a consultare gli archivi segreti del Vaticano, e cosa poteva cercare se non mappe? E poi la tomba di Colombo, anzi, le tombe.  La prima a Siviglia, nella Cattedrale, strana e nemmeno tenuta molto in considerazione. La seconda a Santo Domingo, di cattivo gusto, una sorta di piramide azteca. Colombo snobbato, maltrattato ed imprigionato, e poi morto, recuperato ed osannato.
In Andalusia è ancora in vita la Duchessa Rossa, ultima discendente della famiglia dei Medina Simonia. Questa donna ha passato l’intera vita a studiare e catalogare ogni scritto conservato, in spagnolo antico e latino, conducendo approfondite ricerche. Il suo archivio racconta di patate e pomodori introdotti in Spagna all’inizio del ‘400,  di dame spagnole con pappagalli, di popolazioni nere dette Indios. E così risulta che l’America era già conosciuta prima di Colombo ed era il posto dove si andava a prendere l’oro, anche se ufficialmente proveniva dall’Africa. In questi documenti si parla di viaggi di venticinque giorni durante i quali le navi facevano la traversata e si recavano in quei luoghi dove c’erano fiumi con grandi pesci, uomini di colore e grandi distese di terra, che poi sono quelli intorno alle Antille, ai Carabi ed al Brasile. Era semplicemente vietato farne menzione, vietato da chi su di queste terre aveva un’ipoteca.


Mappa precolombiana con i confini americani



Fonti e riferimenti:

giovedì 13 settembre 2012

I limiti della teoria evoluzionistica di Darwin


La prospettiva storica evoluzionista studia la storia dell'umanità dividendola in diversi periodi, proprio come fa con il presunto corso dell'evoluzione umana.  
Una parte importante della cronologia evoluzionista è costituita da i concetti fittizi come l' Età della Pietra, l'Età del Bronzo e l'Età del Ferro.
Poiché è questa la raffigurazione immaginaria che è presentata nelle scuole,in televisione e negli articoli di giornale, la maggior parte delle persone accetta questa raffigurazione immaginaria senza porre domande e immagina che gli esseri umani di un tempo vivessero in un'età in cui venivano usati soltanto degli strumenti di pietra primitivi e la tecnologia era sconosciuta.

Invece, quando si esaminano scoperte archeologiche e dati scientifici, emerge un'immagine molto diversa. Le tracce e i resti che sono arrivati fino ad oggi - gli strumenti, gli aghi, i frammenti di flauto, gli ornamenti e le decorazioni personali - mostrano che, in termini culturali e sociali, gli uomini hanno sempre vissuto vite civilizzate in tutti periodi della storia.


Centinaia e centinaia d'anni fa, la gente viveva nelle case, svolgeva attività agricole, si scambiava beni, produceva tessuti, mangiava, faceva visite ai parenti, si interessava della musica, dipingeva, curava i malati, compiva i propri atti di devozione e, in breve, viveva vite normali proprio come quelle che noi abbiamo oggi. Le persone che seguivano i profeti mandati da Dio arrivavano ad avere fede in Lui, l'Uno e Solo, mentre gli altri adoravano idoli. I credenti con fede in Dio obbedivano ai valori morali da Lui stabiliti, mentre gli altri compivano pratiche superstiziose e riti devianti. In tutti i tempi della storia, proprio come oggi, ci sono state persone che credevano nell'esistenza di Dio e pagani e atei.

Naturalmente, nel corso della storia, ci sono sempre stati quelli che sono vissuti in condizioni più semplici e più primitive, come pure delle società dall'esistenza più civilizzata. Ma questo in nessun modo può costituire una prova della cosiddetta evoluzione della storia, poiché ancora oggi mentre una parte del mondo lancia le navette nello spazio, in altri paesi la gente non è ancora abituata all'elettricità. Né questo significa che coloro che hanno costruito le astronavi sono mentalmente o fisicamente più avanzati - e siano più avanti nel progresso lungo la presunta strada evolutiva o siano diventati più evoluti culturalmente - né che gli altri siano più vicini al fittizio uomo-scimmia. Ciò indica solamente delle differenze tra culture e civiltà.

Gli "Evoluzionisti" Non  Spiegano Tutte le  Scoperte Archeologiche.

Alcuni esempi:
Delle pentole, un tavolo tipo e un cucchiaio che risalgono ad un periodo tra il 7.000 e l'11.000 a.C., presentano importanti informazioni sugli standard di vita della gente di quel tempo. Secondo gli evoluzionisti, le persone di quell'epoca avevano solo di recente adottato uno stile di vita organizzato e stavano appena cominciando a civilizzarsi. Invece questi materiali ci dimostrano che non mancava niente, nella cultura di queste persone e che essi vivevano un'esistenza completamente civilizzata. Proprio come noi facciamo oggi, sedevano a tavola, mangiavano usando piatti, coltelli, cucchiai e forchette, ricevevano ospiti e offrivano loro dei rinfreschi - in breve vivevano vite normali. Quando si esaminano i ritrovamenti nel loro complesso, si scopre che per sensibilità artistica, conoscenza medica, mezzi tecnici e vite quotidiane, la gente del neolitico viveva vite completamente umane, proprio come coloro prima e dopo di loro.
Questa collana di pietre e conchiglie del Tardo Neolitico rivela non solo le capacità e i gusti artistici delle persone dell'epoca, ma anche che possedevano la tecnologia necessaria per produrre questi oggetti decorativi.

 
Grani di collana di 12.000 anni
Secondo gli archeologi, queste pietre, risalenti a circa il 10.000 a.C., erano usate come grani per collane. Particolare attenzione meritano i fori perfettamente regolari in queste pietre dure, poiché per forarli devono essere stati usati degli strumenti di acciaio o ferro. 




Un bottone di 12.000 anni

Questi bottoni in osso, usati nel 10.000 a.C. circa, dimostrano che la gente dell'epoca aveva vestiti che prevedevano chiusure. Una società che usa dei bottoni deve anche avere familiarità con la cucitura, la sartoria e la tessitura.
                                         
I flauti nelle immagini hanno in media 95.000 anni. Le persone che vivevano decine di migliaia di anni fa possedevano un gusto per la cultura musicale.




   Questo punteruolo di rame, risalente al 10.000 circa a.C., è la prova che si conoscevano e si estraevano i metalli, che li si forgiava anche durante il periodo in questione. Il rame grezzo, che si trova normalmente in forma di cristalli o polvere, compare negli strati di roccia antica e dura. Qualunque società che abbia realizzato un punteruolo di rame, deve aver riconosciuto il rame grezzo, essere riuscita ad estrarlo dalla roccia e aver avuto i mezzi tecnologici per lavorarlo. Questo dimostra che costoro non erano stati affatto, di recente, dei primitivi come sostengono gli evoluzionisti.

 

Questi aghi e punteruolo, che risalgono a circa 7/8.000 anni avanti Cristo, offrono una prova importante della vita culturale delle persone dell'epoca. Le persone che usano punteruoli e aghi chiaramente conducono delle vite completamente umane e non delle esistenze animalesche come sostengono gli evoluzionisti.





1. Intarsio in pietra risalente a circa il 10.000 a.C.
2. Pestelli risalenti all'11.000 a.C.
3. Uno strumento di ossidiana che risale al 10.000 a.C.
4. Oggetti in pietra che risalgono all'11.000 a.C.
5. Manufatto in pietra risalente al periodo tra il 9.000 e il 10.000 a.C., con tracce di intarsi in malachite
6. Un intarsio in pietra con incavo che sembra un chiodo, risalente a circa il 10.000 a.C.
7. Un martello che risale al 10.000 a.C.



Questi strumenti di pietra risalgono al periodo tra il 10.000 e l'11.000 a.C.. Immaginate di voler creare uno di questi oggetti colpendoli o strofinandoli l'uno con l'altro, nel modo in cui gli evoluzionisti sostengono si facesse a quell'epoca. Provate a fare dei fori regolari come quelli della figura 4. Indipendentemente da quante volte colpirete il pezzo di pietra nella vostra mano, non riuscirete mai a fare un foro così preciso. Per farlo, avrete bisogno di usare un trapano fatto di qualche sostanza più dura, come l'acciaio.

fonte: harunyahya.org









venerdì 24 agosto 2012

Il centro della "manipolazione" mondiale: Tavistock Institute

Pochi sanno quanto il Tavistock Institute ha influenzato e influenzi tuttora, sia direttamente che indirettamente e in quale profondità, la nostra vita. Fu istituito nel 1921 per studiare i disturbi mentali, derivati dall'esposizione al terrore che si genera in battaglia, sui soldati inglesi che sopravvissero alla I guerra mondiale.
Il suo scopo era quello di stabilire, sotto il controllo dell'Ufficio della Guerra Psicologica dell'Esercito Britannico, il "punto di rottura" dell'uomo in condizioni di stress.
Tavistock sviluppò le tecniche del lavaggio del cervello di massa che furono usate per la prima volta sui prigionieri americani della guerra in Corea.I suoi esperimenti con i metodi di controllo delle masse sono stati ampiamente usati sui cittadini americani, un subdolo e oltraggioso attacco alla libertà per mezzo di psicologia applicata ad aree di territorio circoscritte.

Nel 1932, un rifugiato politico tedesco, Kurt Lewin, diventò il direttore del Tavistock Institute, e un anno dopo andò negli Stati Uniti sempre come "rifugiato", in realtà il primo di molti infiltrati, e fondò la Clinica di Psicologia di Harvard, da dove fu originata la campagna di propaganda per orientare i cittadini americani contro la Germania e coinvolgere l'America nella II Guerra Mondiale.Nel 1938 Roosevelt fece un accordo segreto con Churchill che permetteva al Consiglio Esecutivo per le Operazioni Speciali inglese di controllare l'indirizzo politico degli Stati Uniti, in pratica cedendo la sovranità del popolo americano all'Inghilterra.Per mettere in pratica questo accordo Roosevelt inviò il generale Donovan a Londra perché venisse indottrinato prima di istituire l'OSS (l'attuale CIA). La CIA da sempre opera secondo le direttive impostate dal Tavistock Institute. Il Tavistock Institute ha originato il bombardamento di massa sulla popolazione civile tedesca ordinato da Roosevelt e da Churchill, come mero esperimento di terrore di massa, mantenendo le registrazioni dei risultati come se si stesse osservando delle "cavie" in "condizioni di laboratorio controllate".

Tavistock oggi

Nel 1947 il Tavistock Institute ha assunto la sua forma definitiva e d'allora è una organizzazione indipendente che cerca di abbinare, alla pratica professionale, la ricerca nell'ambito delle scienze sociali.
I problemi che si incontrano nel porre in esistenza una istituzione, quelli inerenti alla sua struttura organizzativa e alle varie modifiche, vengono esaminati dal Tavistock Institute in ogni settore: governo, industria, commercio, assistenza sanitaria, assistenza sociale, educazione ed istruzione, ecc. a livello nazionale ed internazionale e i suoi clienti si estendono dai piccoli gruppi di comunità fino alle multinazionali.
Un'area in crescita è lo studio di nuovi programmi sperimentali particolarmente nel campo della salute, dell'educazione e nello sviluppo di comunità.
Ci sono tre elementi che rendono insolito, se non unico, il Tavistock Institute:


1. è indipendente per il fatto che si auto-finanzia, con nessun supporto dal governo o da altre fonti
2. essendo orientato alla ricerca si pone fra, ma non inserito, il mondo accademico e l'ambito della consulenza
3. i campi di suo interesse includono l'antropologia, l'economia, i comportamenti delle organizzazioni, le scienze politiche, la psicoanalisi, la psicologia e la sociologia.

L'ideologia delle Fondazioni americane è stata creata dal Tavistock Institute. L'istituto iniziò occupandosi della "scienza del comportamento" seguendo le linee Freudiane del "controllo" degli esseri umani diventando il centro mondiale dell'ideologia delle fondazioni.
 Il raggio di azione dei suoi network ora si estende in tutto il mondo e comprende le diverse fondazioni, istituti di ricerca e di ogni altro genere, università, servizi segreti, multinazionali, per citarne alcuni, la lista è molto lunga.
Al personale di molte multinazionali è richiesto che si sottoponga all'indottrinamento fornito da uno o più istituti fra quelli controllati da Tavistock.

Rammollire l'individuo

Tutte le tecniche delle fondazioni americane e di Tavistock hanno un unico scopo: stroncare la forza psicologica di un individuo e renderlo debole, impotente e controllabile.
Qualsiasi tecnica che induce al crollo dell'unità familiare e dei principi morali che una famiglia può dare ai suoi membri, viene usata dagli scienziati di Tavistock come arma di controllo di massa.
I metodi della psicologia Freudiana comportamentale inducono disturbi mentali permanenti destabilizzando il carattere di chi si sottopone a quei trattamenti.Alle vittime viene poi raccomandato di "instaurare nuovi rituali di interazione personale", che significa indulgere in brevi rapporti sessuali che realmente lasciano i partecipanti alla deriva senza stabili relazioni sociali nella loro vita.

Il Tavistock Institute ha sviluppato un potere così grande negli Stati Uniti che nessuno riesce ad ottenere un posto di rilievo in qualsiasi campo se non è stato addestrato nella scienza comportamentale a Tavistock o in uno dei suoi centri consociati. Praticamente non c'è campo, da quello dell'istruzione a quello della salute, che non sia sotto l'influenza di Tavistock.

C'è un denominatore comune che identifica tutte le strategie di Tavistock: l'uso di droghe.L'infame programma della CIA denominato MK Ultra causò parecchi morti. Durante il programma a degli ufficiali della CIA fu somministrato LSD, a loro insaputa. Il Governo americano ha dovuto pagare milioni di dollari ai familiari delle vittime ma i colpevoli non furono mai incriminati. Il risultato di tale esperimento fu la "contro cultura" del LSD degli anni '60, "l'amore libero" e la "rivoluzione studentesca", che fu finanziata con 25 milioni di dollari dalla CIA. Tutte le registrazioni degli esperimenti sono state distrutte dal capo del MK Ultra. La CIA condusse anche esperimenti in Canada e pagò il Dr. Herbert Kelman per svolgere ulteriori esperimenti di controllo mentale. Negli anni '50 versò moltissimo denaro al presidente dell'Associazione degli Psicologi Canadesi (CPA) per dare a 53 pazienti del Royal Victorian Hospital di Montreal, forti dosi di LSD e perché registrasse le reazioni che avvenivano. Per settimane i pazienti ricevettero dosi di LSD mentre dormivano seguite da elettroshock e comandi ipnotici. I programmi della CIA, preparati da Tavistock, hanno sempre conclusioni nefaste perché tutti gli sforzi dell'istituto sono diretti a causare crolli ciclici in diverse aree geografiche.
Oggi il Tavistock Institute opera con un network di Fondazioni, raccogliendo fondi per oltre 6 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti, pagati dai contribuenti. Il suo operato si estende al mondo intero, compreso la piccola Italia. 10 grandi istituzioni sotto il suo diretto controllo con altre 400 succursali, 3000 altri gruppi di studio nei soli Stati Uniti, e altri istituti di ricerca danno origine a programmi di diverso genere per promuovere il controllo delle masse e le scienze comportamentali. Ci sono istituti e fondazioni di fama mondiale controllati direttamente o indirettamente, anche se il legame spesso non è facilmente riconducibile a Tavistock, ed è necessario seguire il filo d'Arianna attraversando lussuosi corridoi ed uffici per scoprire i due estremi della linea che collega le varie istituzioni.

Uno di questi è il MASSACHUSETTS INSTITUTE OF TECHNOLOGY (MIT), quasi tutti pensano che sia un'Istituzione puramente americana, ma non è così.
Puoi comprendere il potere di Tavistock dal potere delle istituzioni stesse da esso controllate.Alcuni clienti del MIT sono:
American Management Association
Il Comitato per lo Sviluppo Economico
GTE (General Telephone Electronics)
L'Istituto per l'Analisi della Difesa (IDA)
NASA
L'Accademia Nazionale delle Scienze
Il Concilio Nazionale delle Chiese
Sylvania
TRW (uno dei maggiori produttori di apparecchiature per l'industria ed il governo americano incluso per i servizi di informazione, aerospaziali, militari.)
L'Esercito degli Stati Uniti
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
La Marina degli Stati Uniti
Il Ministero del Tesoro degli Stati Uniti
Volkswagen

Si possono aggiungere la Fondazione Rockfeller e l'istituto Carnegie e altre ad essi correlati, sono davvero tanti, ma lo scopo di tutto questo si riassume in poche parole: "Controllo del comportamento di masse e individui."
L'ente che possiamo considerare come il braccio destro di Tavistock è la Società per la Ricerca e lo Sviluppo, (Research And Development Corporation ) meglio nota con il suo acronimo RAND.
La RAND controlla la linea di condotta politica degli Stati Uniti ad ogni livello. Specifica regolamentazione elaborata dalla RAND che diventa operativa include i programmi per i missili intercontinentali balistici, linee di condotta da tenere con gli stati esteri, i programmi spaziali, progetti sul nucleare, analisi delle industrie, centinaia di progetti militari, i programmi della CIA che utilizzano peyote e LSD e droghe più moderne per l'alterazione di stati mentali.Alcuni clienti americani della RAND, fra i molti, includono:
AT&T (American Telephone and Telegraph Company)
Chase Manhattan Bank
IBM (International Business Machines)
National Science Foundation
Il Partito Repubblicano
TRW
L'Aeronautica degli Stati Uniti
Il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti
Il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti

Le tecniche usate, apparentemente diverse e dai differenti nomi si riassumono in questo: "Lavaggio del cervello".
Gli operatori sono di solito psicologi, psichiatri, sociologi, esperti di droghe e altri personaggi esperti di de-programmazione. Tavistock ha addestrato psichiatri nelle tecniche di lavaggio del cervello che a loro volta le hanno esportate in università di diversi stati del mondo. Alcuni di essi si sono resi responsabili di aver programmato e diretto azioni di "pulizia etnica" e di terrorismo internazionale. Jovan Rascovich e Radovan Karadviz sono due psichiatri serbi addestrati nelle tecniche di Tavistock, ideatori della Grande Serbia e responsabili della "pulizia etnica" in Bosnia.Le tecniche del lavaggio del cervello di Tavistock giunsero anche all'Università Patrice Lumumba di Mosca che sfornò psichiatri che entrarono nelle file del terrorismo internazionale, molti dei quali leaders o consiglieri diretti di leaders di gruppi terroristici.
Analizzando queste informazioni, si può comprendere che le tecniche del terrorismo e quelle di coloro che dichiarano di combatterlo hanno la stessa origine.

La paura e il condizionamento

Per poter condizionare esseri umani in massa è necessaria la paura come "catalizzatore", come "co-agente". Le persone spaventate accettano maggior controllo su se stesse, rinunciando alla propria sovranità in cambio di maggiore protezione. Quando delle persone, "rammollite" privandole dei valori etici e morali, hanno paura, diventano facilmente effetto di messaggi di qualunque genere, accettano soluzioni assurde come la pena di morte, la pulizia etnica o l'impiego di kamikaze come mezzi per ottenere pace e giustizia, aumentando il caos esistente e la richiesta di misure restrittive.Qualunque cosa i media dicano viene accettato come verità, quando è solo un testo preparato dalle agenzie di PR, che come fondamento ha solo la fantasia di chi l'ha scritto e la sua abilità di far sembrare bianco il nero. Un esempio di questo lo trovi negli spazi che vengono sempre più inseriti nei palinsesti delle varie TV dedicati agli "opinionisti".
Facciamo un esempio per capire come funziona. Viene posto un quesito: "Si dovrebbe permettere la vendita di farmaci da banco anche nei supermercati?" Appaiono immagini di persone intervistate, scelte fra le più adatte, alcune a favore, altre contro, poi l'opinionista conclude dicendo che i pareri opposti si equivalgono (così non si da torto a nessuno) e che comunque è meglio che i farmaci rimangano in farmacia. Ma avrebbe potuto dire che è giusto che vengano venduti anche nei supermercati, tutto dipende da chi è il cliente rappresentato, le associazioni di farmacisti o quelle delle derrate alimentari.
Io credo che la soluzione che verrà adottata sarà un compromesso fra i due potenti gruppi: i farmaci potranno essere venduti anche nei supermercati, ma in un'area confinata, come il banco del pane o del pesce, e al banco dei farmaci ci dovrà essere un laureato in farmacia che dovrà consigliare i clienti e che quindi si accerterà che non vi siano indebiti acquisti, ecc. Il tutto verrà fatto passare come un beneficio per chi compra, perché costeranno meno, essendoci concorrenza, e per i nuovi posti creati per impiegare i laureati in farmacia che non possono aprirsene una propria. Tutti, incluso governo, sindacati, le varie associazioni di consumatori, faranno bella figura, per lo meno fino a quando la maggior parte delle persone rimarrà convinta che i farmaci curino.
Tavistock è strettamente legato con la psichiatria e l'industria farmaceutica, perché ha bisogno di entrambe le cose per attuare i suoi piani.
Un clima di tensione genera ansietà e "depressione" e prontamente arriva l'aiuto del cartello farmaceutico con gli psicofarmaci, dando un'ulteriore spinta al degrado dell'umanità.La paura delle "gravi malattie" come cancri, tumori, Aids, pandemie ecc. viene utilizzata per spillare soldi "per la ricerca" per cure che ovviamente non verranno mai trovate, sia perché i presupposti sono errati, sia perché non c'è alcuna intenzione da parte della medicina e della ricerca ortodossa di farlo.
I programmi per raccogliere fondi sono preparati in modo accurato a partire dalla campagna dì sensibilizzazione, la scelta del periodo (E' Natale, siamo tutti buoni, Jingle bells, Jingle bells, ecc.) le emozioni da coinvolgere (compassione, speranza, paura). La maggior parte delle donazioni andrà all'industria farmaceutica e agli istituti da essi controllati che faranno la "ricerca", il resto per pagare tutto il carrozzone della rappresentazione, gli spettacoli abbinati, gli organizzatori, i conduttori delle varie trasmissioni e i benefits per chi ha collaborato affinché la festa riuscisse. La verità è che non occorrono nuovi farmaci (ovvero nuove combinazioni di sostanze tossiche), ma bisognerebbe educare le persone e portarle alla comprensione che i farmaci realmente non hanno mai guarito nessuno, a meno che per guarigione non si intenda repressione di sintomi o compressione di un tumore "con un po' di chemio," facendo credere che il male sia regredito.
Tavistock è un istituto molto particolare, non parteggia per una corrente politica o un'altra. Infatti, si trova un gradino al di sopra delle lotte di vario genere che affliggono il pianeta. Che vinca la destra o la sinistra, la Russia o l'America, la Cina o la Corea, o il terrorismo, a Tavistock non importa niente, l'importante è che ci sia instabilità, insicurezza e paura, condizioni necessarie per il condizionamento delle masse.

Il Cambiamento
Se ti stai domandando perché vi siano organizzazioni che si stanno dando un gran da fare al punto che tutto può sembrare fantascientifico, allora occorre qualche spiegazione in più.In natura niente è immutabile, tutto cambia. Le varie civiltà si sono formate e si sono evolute nella direzione impostata dalle regole formulate dai leader della comunità, fino a quando i principi su cui esse si fondavano sono stati mantenuti in esistenza. Quando al potere sono giunti individui prepotenti e disonesti, oltre che emeriti imbecilli come statisti, le civiltà sono decadute per poi estinguersi.Gli scienziati di Tavistock, ma non solo loro per fortuna, studiando il momento in cui le varie civiltà hanno iniziato il loro declino hanno rilevato che tale declino avviene quando gli individui non si attengono più ai principi che sono il sostrato stesso della civiltà.
I principi sono punti di riferimento che permettono ad un individuo di orientarsi favorevolmente nella vita. Senza di essi un individuo è alla deriva, non sa più cosa è giusto o sbagliato e le sue azioni sono spesso basate su conclusioni che lo fanno cadere sempre più in basso, fino al punto che non può più rialzarsi.
Gli esperti di Tavistock, e i loro colleghi che operano nelle migliaia di sedi degli istituti consociati sparsi in quasi tutto il mondo “occidentale”, applicando i fattori che sono causa di decadimento della società, provocano tramite i media, opinion leaders, agitatori di varia natura, eventi che portano a sostanziali cambiamenti favorevoli per i loro clienti, siano essi multinazionali o governi. In questo modo, stili di vita, che non possono condurre che verso la distruzione di chi li adotta, vengono introdotti per causare i cambiamenti voluti a favore dei clienti.

In che modo e per chi un cambiamento verso la distruzione può essere desiderabile?

Una guerra è favorevole per i fabbricanti e mercanti di armi, per le aziende che si occuperanno della ricostruzione, ecc. La falsa informazione sulla salute e sull'alimentazione, crea una popolazione ignorante e dalla salute in precario equilibrio, a favore dell'universo della salute e delle multinazionali delle derrate alimentari.
Il risultato di quei cambiamenti indotti con la tecnologia di Tavistock, è una popolazione che riesce a differenziare sempre meno il vero dal falso e con diminuita capacità di valutare il vero valore delle cose.
Tale popolazione accetterà, senza protestare molto, servizi scadenti, tassazioni elevate, trattamenti per malattie che in realtà sono progressivi avvelenamenti, riduzione di diritti ecc. 
Questo favorisce, per esempio, la facile vendita di prodotti scadenti di breve durata sul mercato, con immenso spreco delle risorse dei singoli cittadini a favore dei produttori di tali "beni".
La qualità non è più una costante, ma un lusso.
Per Tavistock il nemico è la verità in quanto le sue tecniche si fondano sulla menzogna. Tutte le operazioni e programmi che vengono portati avanti da individui addestrati a Tavistock o da altre istituzioni satelliti hanno un nobile intento apparente di aiuto e solidarietà, dietro al quale si nasconde quello vero: il malvagio intento di controllare il comportamento di ogni individuo a favore dei grandi interessi economici del pianeta.

Conclusione

A seguito di quanto hai letto nell'articolo, osserva i conduttori delle varie trasmissioni TV e dei vari TG e ti accorgerai che stanno vendendo per qualcuno, fosse anche solo per mezzo di un commentino buttato lì, apparentemente per caso. Ti ricordi la pandemia aviaria? Non ne parla più nessuno. Ma allora tutto il mondo dei media è entrato in movimento e ha fatto un bel can can. I governi hanno comprato milioni di dosi di vaccini, sono stati stampati manuali di sopravvivenza contro la pandemia, molte persone chiedevano in farmacia il "vaccino contro la pandemia, quella malattia lì degli uccelli". Ogni tanto veniva data notizia che il tale istituto di ricerca aveva trovato il vaccino contro il virus dei polli, e così via. Bene hai assistito all'attuazione di un programma elaborato con le tecniche di Tavistock. E non puoi non aver notato che alcuni direttori di telegiornali non si lasciano scappare l'occasione di raccomandare di vaccinarsi per l'influenza ad ogni momento.

Oggi è necessario osservare e chiedersi, quando tramite i media viene sottoposto un affare vantaggioso che richiede la nostra approvazione, per chi sarà vantaggioso, come il passaggio dalla lira all'euro, tanto per fare un esempio. Altrimenti i polli saremo noi, e un po' già lo siamo, ma siamo ancora in tempo per far regredire la mutazione.






Fonte: www.medicinenon.it

martedì 24 luglio 2012

La guerra del Dr Rath

C'è un medico tedesco che sogna una nuova Norimberga. Si chiama Matthias Rath, e ha deciso di portare sul banco degli imputati tutti (o quasi) i potenti della terra. Non solo il presidente degli Stati Uniti George Bush con l'intero suo entourage (Cheney, Rumsfeld, la Rice, etc.) o il primo ministro del Regno Unito Tony Blair, ma anche per esempio tutti i direttori generali, gli alti dirigenti e i consigli di amministrazione delle multinazionali farmaceutiche (Pfizer, Merck, Glaxosmithkline, Novartis, etc.), petrolchimiche (Exxon, BP, Chevron, etc.) e i membri dei gruppi finanziari che le sostengono (Rockefeller, Rothschild, Jp Morgan, la Commissione Trilaterale, etc.). E poi ancora i politici di tutto il mondo, i generali come Tommy Franks, i militari, i dirigenti sanitari, i mass media, insomma chiunque abbia avuto per così dire le mani in pasta con i comportamenti criminali di questo o quell'altro. Una lista impressionante di nomi, tutti raccolti dietro un'unica pesantissima accusa: genocidio. O, volendo essere più esatti, "genocidio e altri crimini contro l'umanità perpetrati in rapporto con il business farmaceutico della malattia e con la recente guerra all'Iraq".
Che è esattamente la formulazione con cui, nel giugno scorso, il dottor Rath li ha citati tutti in giudizio al Tribunale Penale Internazionale, la corte permanente istituita l'11 marzo scorso a L'Aia, Olanda, che dovrebbe (se mai un giorno diventerà operativa: Stati Uniti, Russia, Cina ed Israele hanno già ribadito che non ne vogliono neanche sapere) assumere i massimi poteri nel perseguimento delle violazioni dei diritti umani universali. Prendendola alla lettera, ci sarebbe praticamente da sbattere in galera mezzo mondo. Dunque la prima cosa da chiedersi è: sarà mica un po' esagerato questo Matthias Rath che dice di parlare a nome del "Popolo della Terra", che paragona l'11 Settembre all'incendio del Reichstag del 1933 ("Anche quel fatto fu immediatamente sfruttato per abolire i diritti civili e promulgare leggi, come quella per la sicurezza nazionale, che conferivano maggiori poteri al governo") e che si è messo a capo di una fondazione il cui obiettivo è quello di assicurare "salute per tutti entro il 2020"? Probabilmente sì.

Così come un briciolo di ragione ce l'hanno forse anche i suoi detrattori, che lo accusano di avere un ego smisurato, e di avere scatenato tutto questo can-can con lo scopo nascosto di fare pubblicità al suo istituto di ricerca e ai suoi rivoluzionari metodi terapeutici. E di non esserci, da noi in Italia, nemmeno riuscito dal momento che nessuna agenzia di stampa nazionale né giornale né televisione si è minimamente occupata di lui. E però. E però, sfogliando l'impressionante documentazione prodotta in rete, l'ispirazione data all'articolo del settimanale tedesco "Der Spiegel" (titolo: "Cacciatori di miliardi con i brevetti"), le pagine intere comprate sul "New York Times" o la decennale battaglia condotta sempre in prima persona contro l'industria del farmaco (di cui la "causa impossibile" presentata al Tribunale è solo l'ultimo e più potente degli amplificatori), nemmeno ci pare il caso di considerare il dottor Rath come una specie di riedizione aggiornata del Capitan Fracassa. Né, allo stesso tempo, si può sorvolare con nonchalance sul suo curriculum di medico e ricercatore (libri, pubblicazioni scientifiche, inviti-interventi nelle principali scuole mediche mondiali) o sulla sua lunga frequentazione di Linus Pauling, l'uomo che rivelò al mondo l'importanza della vitamina C, il doppio premio Nobel per la chimica e per la pace che - come raccontano le sue scarne biografie - avrebbe applaudito ai "significativi" risultati ottenuti da Rath, designandolo addirittura come suo ideale successore. Così come non sembrano affatto tirate per i capelli, anzi, le correlazioni che Matthias Rath tira tra il mondo affaristico e il cartello chimico-farmaceutico internazionale, dense di riferimenti storici e storiografici che farebbero invidia persino a un David Icke o al più preparato teorico del cospirazionismo.

Sintetizzandolo per sommi capi, il discorso del dottor Rath si può riassumere così: la maggior parte delle malattie contemporanee, da quelle cardiache fino al cancro e all'Aids, sono conseguenza di carenze vitaminiche nei milioni di cellule del nostro organismo, e sono dunque curabilissime con sostanze non brevettabili e costi limitati come dimostrano fiori di studi che risalgono addirittura agli anni Venti e Trenta. Questi studi sono arcinoti alle case farmaceutiche mondiali ("Con le attuali conoscenze scientifiche nel campo della ricerca vitaminica e della medicina cellulare - assicura Rath - è possibile eliminare tre malattie su quattro nel mondo industrializzato"): case farmaceutiche che però, al fine di condurre il loro "business della malattia" le hanno deliberatamente ignorate e soppresse, promuovendo una ricerca medica non con l'obiettivo di trovare le cure più efficaci, sicure ed economiche, bensì con quello di individuare i più grandi mercati della malattia e di ottenere in quelli i massimi guadagni. Da qui, nelle tesi di Matthias Rath, il disegno criminoso e l'accusa di genocidio. "Gli accusati - si legge difatti nella citazione in giudizio presentata dalla Dr Rath Health Foundation - sono responsabili di avere deliberatamente provocato il perdurare e diffondersi delle malattie, causandone volontariamente di nuove ed espandendo l'uso di medicinali brevettati per una sola malattia al maggior numero di malattie possibili. Per realizzare questi obiettivi, gli imputati hanno strategicamente progettato, implementato, condotto e organizzato un piano di frode commerciale su scala globale che per la sua vastità economica non ha precedenti nella storia umana".  

DISEGNO CRIMINOSO
"Ho iniziato a lavorare nel campo della ricerca convenzionale sulle cause della cardiopatie - racconta di sé Rath in una delle numerose auto-interviste tradotte dal suo sito web - A quel tempo si pensava che l'alto livello di colesterolo fosse il principale fattore scatenante degli infarti e degli ictus. A causa dell'influenza dei produttori di farmaci per l'abbassamento del colesterolo, ai medici fu detto che gli alti livelli di colesterolo danneggiano le pareti dei vasi sanguigni, dapprima rendendole più spesse e infine bloccandole, causando attacchi cardiaci e ictus. Oggi sappiamo che questa era solo un'operazione di marketing dell'industria farmaceutica. Se il colesterolo alto danneggiasse le pareti dei vasi sanguigni, questo avverrebbe in tutto il sistema circolatorio, che si bloccherebbe in tutto il corpo e non solo nel cuore o nel cervello. In altre parole, subiremmo anche infarti al naso, alle orecchie, alle ginocchia, ai gomiti, alle dita e in tutti gli altri organi, cosa che, chiaramente, non avviene. Successivamente ho scoperto che le cardiopatie sono essenzialmente sconosciute nel mondo animale, mentre fra gli esseri umani sono una delle principali cause di decesso. La scoperta successiva fu una conquista per la medicina naturale di tutto il mondo. Gli animali producono nel loro organismo la vitamina C, necessaria a produrre le molecole di collagene che rafforzano il nostro corpo e il sistema di vasi sanguigni. Quanto maggiore è la quantità di vitamina C, tanto più è presente il collagene; quanto più sono stabili le pareti dei vasi sanguigni, tanto meno si verificano gli infarti. Gli animali subiscono raramente attacchi cardiaci perché il loro organismo produce quantità sufficienti di vitamina C.

Noi esseri umani non riusciamo a produrre neanche una molecola di questa vitamina e spesso non assumiamo sufficienti quantità di vitamine attraverso il cibo, esponendo il sistema vascolare a debolezza e allo sviluppo di depositi. Questi depositi si sviluppano principalmente in aree in cui i vasi sanguigni sono più esposti a stress meccanico, come le arterie coronariche. Queste fondamentali scoperte sono state confermate dai dati delle ricerche e dagli studi clinici, fugando ogni dubbio". Non solo colesterolo, ictus e infarti. Nella lista delle malattie "deliberatamente diffuse" figurano anche tumori e Aids. "La scoperta delle cardiopatie è stata solo l'inizio - continua il dottor Rath - Una volta compreso che le vitamine, i minerali, alcuni aminoacidi e gli elementi in traccia sono necessari come "carburante" biologico per milioni di cellule del nostro corpo è diventato evidente che, se attraverso l'applicazione di queste scoperte potevano essere prevenute le malattie alle arterie coronariche e gli infarti, la stessa cosa poteva succedere anche con molte altre malattie di oggi. Negli ultimi anni, il mio istituto di ricerca, in collaborazione con scienziati e dottori di tutto il mondo, ha verificato al di là di ogni dubbio che le seguenti malattie sono causate principalmente da carenze protratte di questi micronutrienti (vitamine, minerali, etc.). Con l'assunzione di una quantità ottimale di questi micronutrienti attraverso l'alimentazione o sotto la forma di integratori si possono ampiamente prevenire le seguenti condizioni: alta pressione sanguigna, insufficienza cardiaca, battito cardiaco irregolare, problemi circolatori di natura diabetica e altro". "Un'altra importante scoperta riguarda il modo naturale di impedire alle cellule tumorali di diffondersi nel corpo. Tali cellule, a prescindere dal tipo di cancro e dall'organo in cui esso ha inizio, si diffondono nello stesso modo. Usano delle cosiddette "forbici biologiche" (enzimi) che sono in grado di tagliare le molecole di tessuto (collagene) del nostro corpo. Quanto più il tipo di cancro è aggressivo, tanto più produce enzimi che distruggono il collagene.

Questa eccessiva produzione può essere rallentata o interamente bloccata in modo naturale, usando gli aminoacidi lisina e prolina, in combinazione con vitamina C e altri micronutrienti. La sola domanda che rimane è: perché queste informazioni non sono state diffuse immediatamente in tutto il mondo?". Domanda platonica. Perché, come si sarà capito dall'assunto iniziale, la risposta è già pronta. "Il solo motivo per cui queste grandi scoperte mediche non sono state approfondite e applicate è che queste sostanze (i micronutrienti, ndr) non sono brevettabili e perciò hanno bassi margini di profitto. Inoltre, cosa più importante, ogni trattamento efficace di una malattia porta infine al suo sradicamento e all'eliminazione di un mercato di farmaci da molti miliardi di dollari", spiega Rath nel documento fornito ai giudici olandesi nel quale espone e riassume quelle che sono a suo dire le prove del "disegno criminoso" perpetuato a livello mondiale da parte delle multinazionali del farmaco. Accuse pesantissime. Sentite qua, per esempio, come si esprime a proposito del "business-cancro": "La vendita di prodotti farmaceutici per pazienti affetti da tumore è stata particolarmente fraudolenta e dolosa. Con il pretesto di curare il cancro utilizzando il termine di copertura "chemioterapia", vengono somministrate al paziente sostanze tossiche che includono anche derivati di gas iprite. Il fatto che queste sostanze tossiche distruggano anche milioni di cellule sane è volutamente calcolato. Sapendo ciò, sono state deliberatamente previste le seguenti conseguenze: primo, il cancro si sarebbe diffuso come epidemia globale, fornendo le basi economiche per un duraturo business multimiliardario su questa malattia; secondo, l'applicazione sistematica di agenti tossici in forma di chemioterapia causa la diffusione di nuove malattie nei pazienti affetti da tumore che ricevono quelle sostanze tossiche. In conseguenza di questa strategia il mercato dei medicinali per il trattamento dei pericolosi effetti collaterali di questi agenti tossici, che sono causa di infezioni, infiammazioni, emorragie, blocco degli organi, etc, è ancora più vasto del mercato dei medicinali chemioterapici stessi. Pertanto, gli imputati hanno applicato il loro piano di frode organizzata anche ai danni di centinaia di milioni di pazienti neoplastici, con un solo e unico obiettivo: rimpinguare il proprio portafoglio".

DALLA SARS A BUSH
"L'ottanta per cento dei prodotti farmaceutici attualmente sul mercato non è di provata efficacia", incalza il dottor Rath. Convinto che se una malattia viene prevenuta o debellata, semplicemente non rappresenta più mercato. Dunque meglio non debellarla affatto. O magari inventarsene di nuove come è avvenuto con il recente caso della polmonite atipica. "La Sars non è altro che una malattia virale che, come tutti i virus, può essere contenuta e prevenuta con un adeguato apporto di ascorbato (vitamina C) e altre molecole naturali. Ma, come ho spiegato, queste molecole non sono brevettabili e pertanto il loro uso non viene promosso. Ciò che viene promosso, invece, è la paura globale di una qualche misteriosa epidemia; paura che va ad esclusivo vantaggio del cartello, provocando una dipendenza psicologica dall'industria farmaceutica e diffondendo un clima in cui è possibile forzare un certo numero di leggi che conferiscano maggiori poteri al governo". Ed eccoci al punto. Perché sul tavolo degli accusati di quella che Matthias Rath vorrebbe vedere come una nuova Norimberga ("II tribunale militare del 1947 stabilì che la seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile senza il cartello petrolchimico-farma-ceutico della IG Farben: per questo, assieme ai gerarchi nazisti, vennero processati e condannati per crimini contro l'umanità anche alcuni dei suoi dirigenti") non siedono solo i padroni di "Big Pharma".

"L'industria farmaceutica non si è sviluppata in modo naturale. E' stata creata artificialmente da investitori (qui il riferimento storico di Rath è il gruppo Rockefeller all'inizio del Novecento, ndr) che per arricchirsi con le malattie hanno dovuto impedire la diffusione mondiale di cure naturali non brevettabili". Come? "Facendo pressione e acquistando l'opinione medica nel mondo. Fondando scuole mediche private come le università della cosiddetta "Ivy League", da Harvard a Yale. Assumendo fin dagli anni Sessanta il controllo di OMS e FAO. Combattendo con l'istituzione del "Codex Alimentarius" l'uso di micronutrienti con il pretesto di presunti effetti collaterali, assolutamente inesistenti". Da qui le accuse ai maggiori gruppi finanziari mondiali. E, seguendo un filo che porta diretto fino alla Casa Bianca e Downing Street, quelle rivolte all'asse politico Bush-Blair. "Queste informazioni (sui micronutrienti e sui tarmaci naturali, ndr) ormai si sono diffuse su scala mondiale. Questo ha rappresentato una tale minaccia per il multimiliardario gruppo di investimento che esso sta cercando di cementare la sua morsa globale sulla popolazione mondiale con l'aiuto di una task force legale, attraverso le leggi protezioniste e l'abbandono dei diritti civili. L'alibi per questa strategia è la "guerra al terrorismo". Questa guerra non è una guerra reale. E' stata strategicamente sviluppata e realizzata per creare uno stato di paura e intimidazione globale tale da permettere l'implementazione di misure legali drastiche non solo in America, ma in tutto il mondo. Per questo la prima a beneficiare della crisi attuale, la guerra in Iraq e la potenziale terza guerra mondiale è l'industria farmaceutica".

Un esempio per tutti? L'attuale ministro della guerra Donald Rumsfeld. "E' stato alto dirigente e consulente di varie società multinazionali. Ha ricevuto diverse onorificenze per il servizio prestato a quell'industria, prima di essere nominato nell'amministrazione Bush. Di cui, non dimentichiamolo, l'industria chimico-farmaceutica è stata tra i maggori finanziatori durante le campagne elettorali. Senza dubbio Rumsfeld sa anche che se la verità sul business della malattia venisse a galla, saranno tutti ritenuti responsabili per la morte centinaia di milioni di persone. E' questo il retroscena dell'attuale guerra. E' per questo che cercano di conquistare l'intero pianeta". Fermiamoli, dice Rath. Che sul futuro suo e del pianeta, aldilà della "denuncia impossibile" presentata a L'Aia (ma destinata comunque a far rumore) continua a mostrarsi più che ottimista. Un po' meno lo saranno probabilmente i 18 giudici del Tribunale Penale Internazionale, il giorno che si troveranno per le mani il suo pesantissimo dossier di accuse. Anche ammesso che diano il via all'indagine: nel caso che George W. Bush non si presenti spontaneamente in aula, chi andrà a prenderlo a casa?


 

 fonte :climatrix

martedì 3 luglio 2012

La medicina ufficiale, terza causa di morte.


   
  I dati  della tabella 1 sono tratti da uno studio di Ron Law (Direttore dell'Associazione Nazionale della Nuova Zelanda per gli integratori alimentari e membro di un gruppo di lavoro del governo neozelandese incaricato a suggerire nuove strategie per la riduzione degli errori medici).

Basato su statistiche ufficiali degli USA. Con minime differenze numeriche da paese a paese, essi rispecchiano la stessa situazione per tutte le nazioni "occidentali". Nella tabella vengono utilizzati i valori minimi del range (non vogliamo essere accusati di esagerare). Le medicine testate, autorizzate, prescritte e normalmente usate,incidono per il 5,18% delle cause di morte; cosa che non viene mai pubblicizzata. (Fonte: Journal of the American Medical Association,dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni anno in USA muoiono migliaia di persone a causa degli effetti della semplice aspirina.

Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il 2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle 40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono 9.000 persone all'anno a causa dierrori medici evitabili. (Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia ogni anno 50.000 persone riportano danni permanenti(menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo.

Per contro,quando i medici scioperano il numero delle morti diminuisce nettamente!
Qualche esempio. Durante lo sciopero dei medici in California nel 1976, il tasso di mortalità declinò sensibilmente. A Los Angeles ad esempio, il tasso di mortalità settimanale declinò da 19.8 a 16,2 morti per 100.000 durante lo sciopero e risalì a 20,4 dopo la sua conclusione.

La riduzione del tasso di mortalità durante lo sciopero fu del 18%. In Israele nel 1973, i medici ridussero i loro contatti giornalieri con i pazienti da 65.000 a 7.000 in uno sciopero che durò un mese. Secondo la Società Onoranze Funebri di Gerusalemme, il tasso di mortalità degli israeliani cadde in quel mese del 50%. Non c'era stata una così profonda decrescita in mortalità dopo l'ultimo sciopero dei dottori 20 anni prima! Nel 1976, a Bogotà in Colombia, uno sciopero dei medici continuò per 52 giorni e il tasso di mortalità cadde del 35%.
Per quanto riguarda l'Italia, questo è un dato ufficiale che alcuni anni fa il Ministero della Sanità ha più volte reso pubblico per bocca dello stesso Ministro alla Sanità, Altissimo.

La medicina è la prima causa di morte in USA.

(Ma anche negli altri paesi occidentali la situazione non è molto diversa)
In verità la situazione è anche peggiore di quanto appare dalla precedente sezione.
Una ricerca statistica, più vasta e completa di quella di Ron Law, è stata pubblicata recentemente.
 I seguenti medicie ricercatori, Gary Null PhD, Carolyn Dean MD ND, Martin FeldmanMD, Debora Rasio MD, Dorothy Smith PhD, basandosi sui dati statistici pubblicati in molte decine di lavori scientifici, hannoanalizzato i risultati del sistema sanitario degli USA degli ultimi dieci anni. Nel dicembre 2003 il lavoro è stato pubblicato in 46 pagine scioccanti: 
Death by Medicine” (Morte da Medicina).www.garynull.com/documents/iatrogenic/deathbymedicine/DeathByMedicine.pdf
   
 Non possiamo non considerare le cifre e i dati qui elencati nell'ordine di grandezza di un vero e proprio GENOCIDIO contro l'intera umanità. Non crediate comunque che tutte queste morti da medicina siano dovute semplicemente a casi fortuiti, o ad una serie di abbagli scientifici, o incompetenze, o abusi personali, o altre cause del genere. 
Dietro a tutto ciò ci sono delle ben precise volontà criminali.

 GUARIGIONE DA MEDICINA?
La medicina ufficiale, alla quale la maggior parte delle persone si rivolge con fiducia nella convinzione di trovarvi una soluzione ai propri problemi di salute, è in realtà causa di danni ancora maggiori.Questo, abbiamo visto, lo dicono i fatti, i risultati, i numeri.
Ma generalmente le persone pensano ai danni procurati dalla medicina come ad una “tassa” più o meno inevitabile in cambio di infiniti vantaggi: allungamento della vita, guarigione da innumeverevoli malattie, ecc... 
Anche in questo caso, dietro questa benevola credenza popolare, si tiene nascosta una terribile verità.
Questo è un elenco più o meno completo dei principali mali che affliggono i corpi e le menti dei popoli di questo pianeta, con particolare riferimento a quelli dei paesi “occidentali”.

• Cancro
• Diabete
• Ictus cerebrale
• Infarto
• Ipertensione
• Paraplegia da incidente
• Sindrome di Down
• Morbo di Alzheimer
• Morbo di Parkinson
• AIDS
• Sclerosi multipla
• Distrofia muscolare
• Asma
• Artrosi
• Allergie
• Artrite reumatoide
• Osteoporosi
• Influenza
• Raffreddore
• Sclerosi laterale amiotrofica
• Morbo di Crohn
• Schizofrenia
• Altre psicosi
•  Nevrosi
• Malattie genetiche
• Psoriasi

Queste malattie hanno tutte in comune una peculiarità: sono  inguaribili.
In verità questa caratteristica non è propria di queste patologie in sé, questo è il carattere generale di tutta la medicina ufficiale:
attualmente essa non guarisce alcuna malattia!
Bé,trattamenti sì, c'è ne sono tanti. C'è tutta una quantità impressionante di
trattamenti di tutti i tipi: per migliorare la “qualità della vita”, per aumentare la sopravvivenza, per diminuire i sintomi , per rallentare il decorso della patologia, ecc, ecc...
Ma se per guarigione intendiamo il fatto che prima c'era una malattia e ora non c'è più e che il paziente ora sta bene e non ha più bisogno di nessuna terapia... ahimé! sfido chiunque dei miei venticinque lettori che conosca una sola delle affezioni sopra elencate che trovi guarigione o
 prevenzione presso la medicina ufficiale dello stato e delle multinazionali farmaceutiche.

Di fronte a questi risultati è ovvio pensare che ci sia qualcosa che non va nella medicina ufficiale. 
In verità non si tratta solo di“qualcosa”; di fronte ad un fallimento completo, bisogna pensare che i fondamenti stessi su cui si basa questa supposta scienza siano irrimediabilmente sbagliati.
Così si esprime nelle conclusioni di una perizia presentata in tribunale in difesa di Hamer, il prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz:
... la medicina ufficiale, sotto il profilo scientifico, risulta un miscuglio amorfo che, a causa di fatti (presunti) compresi in modo sostanzialmente erroneo, non può essere smentita né tantomeno essere verificata. Pertanto secondo i criteri scientifici deve essere considerata come un guazzabuglio di ipotesi, quindi non scientifica e, a miglior giudizio d’uomo, falsa.”
In “parole povere”, la medicina non è che un ammasso di castronerie.



fonte:  "il tradimento della Medicina di A. R. Mondini"

giovedì 7 giugno 2012

Al Qaeda? È un database

Dopo gli attentati nel metrò di Londra del 7 luglio 2005 (ovviamente attribuiti ad Al Qaeda), Robin Cook, ex ministro degli esteri britannico, scrisse sul Guardian: «per quanto ne ricordo, Al Qaeda non è un gruppo terroristico, ma il nome del database americano con i nomi dei mujaheddin arruolati dalla CIA per combattere in Afghanistan».
Era un «avvertimento» a chi di dovere. Meno di una settimana dopo, Robin Cook moriva di un misterioso infarto (a 59 anni) mentre passeggiava nelle campagne scozzesi. Ma i procuratori di infarti a comando non possono arrivare a tutto. Gli dev'essere sfuggito (è sfuggito anche a noi) un articolo apparso sulla rivista World Affairs, che si pubblica a New Delhi, nel numero aprile-giugno del 2004. Qui un ex agente dell'intelligence francese, di nome Pierre Henry Bunel, parlava distesamente di Al Qaeda come database molto tempo prima del povero Cook.
Ecco i ricordi dell'agente Bunel: «la prima volta che ho sentito di Al Qaeda è stato mentre completavo un corso di comando e Stato Maggiore in Giordania. Allora ero ufficiale dell'Armata Francese, che aveva stretti rapporti di collaborazione con la Giordania». «Due dei miei colleghi giordani erano esperti in computer, ufficiali della forza aerea. Un giorno scherzarono sul database informatico Al Qaeda».
Da loro, Bunel ha appreso la seguente storia: «nei primi anni '80 la Banca Islamica per lo Sviluppo, che ha sede a Geddah in Arabia Saudita, acquisì un sistema computerizzato per le sue necessità contabili e di comunicazione; un sistema più sofisticato rispetto alle sue reali esigenze.In quel sistema,'il database era diviso in due sezioni: l''information file' dove i partecipanti agli incontri del Segretariato Permanente della Organizzazione della Conferenza Islamica [anch'essa con sede a Geddah, e collegata alla Banca Islamica, ndr.] potevano prelevare e inviare le informazioni di cui avevano bisogno; e il 'decision file', dove erano conservate le decisioni prese durante le sessioni precedenti». «In arabo, i due files erano chiamati 'Qeidat il-Maaloomaat' e 'Qeidat i – Taaleemaat'; entrambi erano contenuti dentro un file-contenitore chiamato in arabo 'Qeidat ilmu'ti'aat», che è l'esatta traduzione della parola inglese 'database'. Ma gli arabi usavano correntemente l'abbreviazione 'Al Qaeda', che significa 'base'».
«A metà degli anni '80 Al Qaeda era un database in un computer dedicato alle comunicazioni del segretariato della Conferenza Islamica». Continua Bunel: «nei primi anni '90 ero ufficiale d'intelligence annesso alla Force d'Action Rapide (FAR) francese. Dato che conosco l'arabo, traducevo una quantità di fax e lettere intercettati dai nostri servizi. Spesso intercettavamo materiale proveniente da gruppi islamici che agivano in Gran Bretagna o in Belgio». «Questi documenti contenevano direttive inviate a gruppi armati islamisti in Algeria o in Francia. I messaggi citavano le fonti delle dichiarazioni da utilizzare nella redazione di volantini o rivendicazioni, e da introdurre in video o registrazioni da mandare ai media. Le fonti più spesso citate erano le Nazioni Unite, l'UNHCR, e…Al Qaeda».«Al Qaeda resettò il database della Conferenza Islamica. Era naturale che Osama Bin Laden fosse connesso con questa rete. E' membro di un'influente famigli saudita collegata con le banche e l'economia».
«A causa della presenza di 'Stati canaglia', era facile per gruppi terroristici usare l'@ mail del database. Così l'@ mail di Al Qaeda era usato, con alcune interfacce per segretezza, dalle famiglie dei mujaheddin per tenere i contatti con i loro figli in addestramento in Afghanistan, in Libia o nella valle della Bekaa in Libano, o dovunque combattevano estremisti. Fra questi 'Stati canaglia' c'era l'Arabia Saudita. Quando Osama bin Laden era un agente americano in Afghanistan, l'intranet di Al Qaeda era un buon sistema di comunicare con messaggi in codice». «Al Qaeda non era un gruppo terroristico né una privata proprietà di Bin Laden» «Gli atti terroristici commessi in Turchia nel 2003 furono compiuti da turchi e le motivazioni erano locali e non internazionali. Questi attentati misero il governo turco in una posizione difficile presso i britannici e gli israeliani. Ma gli attacchi intendevano certamente 'punire' il Primo ministro turco Erdogan per essere un islamico troppo tiepido».
«Alcune lobby economiche arabe conducono una guerra contro le lobby economiche 'liberali'. Esse usano gruppi terroristici locali che proclamano di agire a nome di Al Qaeda. D'altra parte, eserciti nazionali invadono Paesi indipendenti sotto l'egida del Consiglio di sicurezza dell'ONU. I promotori reali di queste guerre non sono i governi, ma le lobby nascoste dietro di essi». «La verità è che non esiste un gruppo terrorista chiamato Al Qaeda, come sa qualunque funzionario di intelligence. C'è però una campagna di propaganda per indurre il pubblico a credere a un'entità 'diabolica' e indurre la gente che guarda la TV ad accettare una leadership unificata internazionale per la guerra contro il terrorismo. Il Paese che sta dietro questa propaganda sono gli USA, e le lobby interessate alla guerra al terrorismo per scopi d'affari». Magari non tutto è chiaro in questo testo.
Ma Bunel sta dicendo quello cui alluse Cook: Al Qaeda è, anche oggi, uno strumento in mano alle lobby d'affari americane, con la complicità dell'Arabia Saudita. Va aggiunto che il maggiore Bunel, nel dicembre 2001, è stato dichiarato colpevole da un tribunale militare francese, in giudizio segreto, di aver passato alla Serbia informazioni sui bersagli dei bombardamenti NATO sulla Serbia ai tempi dell'intervento in Kosovo. A quel tempo, varrà la pena di ricordarlo, Belgrado accusò la resistenza bosniaca e albanese di essere infiltrata da elementi di «Al Qaeda». Oggi si sa che questi gruppi erano finanziati dal «Bosnian Defense Fund», un fondo creato e diretto da Richard Perle (capo dei neocon e spia d'Israele) e da Douglas Feith, uno dei viceministri del Pentagono, ebreo come Perle e Wolfowitz. Un altro indizio che tra i neocon del Pentagono ed Al Qaeda, la distinzione è confusa. L'uno è l'altra.


fonte : non sai nulla e ciò che credi di sapere è falso